Il Dentista è quella figura medico-professionale che si occupa della diagnosi e della relativa terapia delle malattie acquisite nell’ambito dell’apparato masticatorio e dei relativi tessuti, nonché della riabilitazione odontoiatriche e della prevenzione.
L’attuale ordinamento universitario prevede il requisito minimo per esercitare la professione di Dentista Odontoiatra di essere laureati in Odontoiatria e Protesi Dentaria (odontoiatra). Risulta equivalente inoltre la laurea in Medicina e Chirurgia. Durata: 6 anni.
L’evoluzione delle tecnologie cliniche e delle moderne conoscenze ha portato ad una profonda variazione delle basi opertive del moderno Dentista. Ecco le più rilevanti:
La moderna odontoiatria mette a disposizione del Dentista molteplici strumenti clinici tramite cui è possibile operare su specifici campi applicativi:
L’implantologia è una tipologia di tecnica clinica particolarmente diffusa utilizzata dal Dentista ed ha lo scopo principale di inserimento nuovi denti ad un paziente che ne ha subito una perdita totale o parziale. L’Implantologia dentale può essere eseguite con svariate tecniche può o meno moderne a seconda della specifica situazione clinica che il paziente presenta.
Tutte le tecniche utilizzate dal dentista per migliorare l’estetica del sorriso del paziente.
La Gnatologia è per definizione è la branca odontoiatrica che si occupa di occlusione, di ATM (articolazioni temporo-mandibolari) e di riabilitazioni implanto-protesiche. E’ quella specializzazione medica che ha quindi apposite competenze per la risoluzione di problemi gnatologici ovvero disordini occlusali, articolari e muscolari. Lo specialista Dentista-Gnatologo è quindi, più in generale, quella figura medica super specializzata che si occupa delle mascelle e di quanto è loro connesso ossia denti, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli della masticazione e sistema nervoso.
Lo specialista Dentista conosce generalmente la branca dell’Ortodonzia in quanto particolarmente richiesta dal Paziente. L’ortodonzia infatti è quella branca dell’odontoiatria che ha lo scopo di studiare e trattare tutte le varie anomalie di costituzione, posizionamento e sviluppo dei denti. Il fine principale di un trattamento ortodontico è innanzitutto quello di ripristinare una corretta funzionalità dell’apparato masticatorio, ma anche quello di fornire un risultato estetico gradevole. Esistono sostanzialmente tre diverse categorie di ortodonzia, ovvero ortodonzia fissa, ortodonzia mobile ed ortodonzia invisibile.
E’ oggi il centro dell’attività di uno studio odontoiatrico moderno poiché assicura un’attenzione per la salute della bocca dei pazienti. Il dentista moderno redige un patto con i pazienti: un impegno reciproco per mantenere quanto più a lungo possibile i denti e conservare in salute il cavo orale e le strutture che compongono l’organo della masticazione. Per indirizzare al meglio il mantenimento è necessaria una collaborazione tra il paziente e il team odontoiatrico. Il successo della prevenzione è garantito da corrette indicazioni e dall’impegno dei pazienti a seguirle. I piani di trattamento saranno personalizzati ai problemi presenti nella bocca del paziente (carie, parodontiti, usura dei denti, malocclusione primitiva, problemi articolari e muscolari). La prevenzione odontoiatrica è volta a ridurre la carica batterica e gli stress occlusali laddove siano in eccesso.
Nell’Odontoiatria moderna ci sono tre regole da fondamentali da seguire, in modo che il dentista potrà ottenere un successo professionale:
Ne consegue una riduzione delle tecniche invasive (mini-invasività) e un’attenzione particolare al controllo del dolore e dell’ansia. L’etica professionale del Dentista comporta, tra l’altro, una attenzione verso i pazienti “fragili” quali i bambini, per i quali andranno evitati traumi psicologici che alterano il buon rapporto medico-paziente, gli anziani sempre più numerosi e in difficoltà, e i soggetti fobici che ci chiedono aiuto e comprensione dopo esperienze traumatizzanti.
Tutta la medicina moderna si va orientando su tecniche a bassa invasività medico-chirurgica; basta pensare al successo dei trattamenti chirurgici in scopia (laparoscopia, cistoscopia e gastroscopia, tanto per fare qualche esempio).
Anche il Dentista dovrà necessariamente seguire questi criteri di mini invasività: in protesi le faccette ceramiche hanno rimpiazzato le corone, in ortodonzia le mascherine ed ortodonzia funzionale hanno oscurato l’ortodonzia fissa e ridotta l’invasività estetica e biologica delle procedure tradizionali.
Oggi la sensibilità del paziente è accresciuta enormemente e grande è il timore di avere dolore e disagi durante e dopo i trattamenti odontoiatrici. Sempre più si richiedono al dentista competenze specifiche nel controllo del dolore e dell’ansia alla poltrona. Spesso c’è nella storia dei pazienti un vissuto negativo che bisogna neutralizzare. In pazienti timorosi vanno effettuate anestesie con tecnologie che riducono l’impatto con la strumentazione dentistica.
Esempi di trattamenti
Trattamenti Applicati
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